SCUOLA DELL'INFANZIA "PARSIFAL"

Impara. Educa. Cresci.

“L’educazione è educazione dell’umano, di quella struttura originale che è in tutti gli uomini; essa consiste nell’educare il cuore dell’uomo così come Dio l’ha fatto.

LA NOSTRA PROPOSTA EDUCATIVA

Per la sua specifica identità di “SCUOLA” intende «formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri» [Indicazioni per il Curricolo, 16].

Per  la  sua specifica  identità  pone al  centro la Persona  del/la  bambino/a, nell’originalità  del suo percorso individuale e della sua unicità, nell’apertura offerta dalla rete di relazioni vissute nell’ambito familiare e sociale, nella sua  ricerca di  risposta ai bisogni  primari  e  alle domande circa il senso della propria esistenza, che esprimono la dimensione religiosa della vita.

La “Parsifal” è aperta a tutti e a tutti rivolge la sua proposta, che diventa quindi scommessa educativa, cercando di tradurre il carisma incontrato, nella storia in cui ciascuno è chiamato a vivere. Questo richiede attenzione all’evoluzione sociale, alla realtà personale degli alunni, alla realtà culturale, in un dialogo continuo con il territorio.

OFFERTA FORMATIVA

Qui il bambino, “giocando” alla mamma, al papà, al negozio ecc., sperimenta il gioco simbolico e proiettivo. Il bambino interpreta ruoli  precisi  e  attraverso  il  linguaggio  verbale

e corporeo, comunica sentimenti ed emozioni in relazione all’esperienza familiare.

Nel gioco del “far finta” i bambini imparano ad organizzarsi ed a interagire tra di loro, definendo i ruoli di ciascuno e avendo cura del materiale a disposizione.

Un angolo della sezione è predisposto con tappeto morbido con cuscini e una libreria con libri illustrati adeguati all’età dei bambini. È la possibilità per loro di sfogliare e guardare, da soli o con gli amici, i libri messi a disposizione e per l’educatrice è lo spazio in cui racconta.

Riteniamo importante l’esperienza del “raccontare” come possibilità data al bambino di spalancare lo sguardo sulla realtà.

La narrazione di fiabe e racconti costituisce un momento di particolare piacere per il bambino e nello stesso tempo di relazione con l’adulto. La maestra che racconta una storia offre al bambino la sua voce, i suoi gesti e la sua persona condividendo con lui l’esperienza unica e singolare dell’incontro con personaggi e mondi fantastici. La fiaba è uno strumento particolarmente favorevole per arrivare alle più profonde esigenze emotive e cognitive del bambino.

La narrazione ha bisogno di un tempo e di un luogo dove poter essere vissuta dall’adulto e dal bambino. Per questo l’insegnante riserva all’interno della proposta scolastica dei momenti precisi in cui ritrovarsi insieme per ascoltare una storia.

La narrazione svolge nella nostra scuola un ruolo importante come punto di origine del lavoro di animazione e drammatizzazione in cui sono coinvolti i bambini. 

Dalle storie prendono vita ambienti ricreati negli spazi della scuola per rivivere e rielaborare il racconto attraverso il gioco e l’immaginazione.

A volte gli spazi dell’aula si trasformano e sono attrezzati dalla maestra a seconda dell’esperienza che i bambini fanno: a volte è lo spazio del castello o dell’albero, oppure delle tane.

L’espressività corporea è parte integrante del percorso didattico-educativo: esso si realizza attraverso il coinvolgimento globale del bambino nella esperienza di incontro e conoscenza della realtà. Sono in gioco tutte le dimensioni della persona che si esprime attraverso il movimento del corpo, l’immedesimazione, l’immaginazione.

Il gioco corporeo prevede la preparazione di un ambiente particolare in cui il bambino insieme all’educatrice e ai compagni possa muoversi e immedesimarsi.

Il materiale messo a disposizione è vario e graduato secondo l’età. L’uso dei giochi strutturati (tombole, domino, puzzle, sequenze logiche, materiale di seriazione, classificazione, corrispondenza, giochi con regole, blocchi logici ecc.) permette al bambino di fissare, e sistematizzare le esperienze, di affinare i processi logici. In questo spazio il bambino ha a sua disposizione materiale diverso: lego, mattoncini di legno, legnetti, macchinine, piste, animali, personaggi, ambienti ecc.

Il bambino progetta quello che vuole fare, pensa, riflette, risolve intoppi tecnici, c’è un continuo porre e porsi dei problemi e risolverli. Tutto questo è occasione di apprendimento di concetti e categorie. Il gioco delle costruzioni favorisce inoltre la collaborazione e l’operare in gruppo per obbiettivi comuni.

L’espressività pittorica prevede ordine, l’uso di pennelli di diverse dimensioni, la conoscenza delle caratteristiche della tempera ad acqua ed acrilica, l’uso di strumenti particolari quali spugne e spatole. I bambini sono educati nell’uso adeguato dei materiali messi a loro disposizione (pennarelli, pastelli a cera e di legno, colla, forbici, tempere, pennelli, carta di vario tipo e dimensione), in questo spazio il bambino ha la possibilità di esprimersi attraverso il materiale scelto.  Nella scuola dell’infanzia rivestono particolare importanza tutte le esperienze espressive legate al disegno, alla pittura, alla rappresentazione grafica tramite collage realizzati con materiali diversi.

Il disegnare è una delle possibilità del bambino di esplorare la realtà, di esprimere il suo mondo interiore, di raccontare di sé e delle esperienze personali. Il disegno non è un momento riempitivo della giornata, ma un’attività fondamentale a cui l’insegnante riserva spazi e tempi adeguati affinché ogni bambino possa trovare in questa attività un’esperienza piacevole e significativa.

Anche l’attività pittorica riveste particolare importanza nella proposta scolastica: il bambino piccolo è guidato a sperimentare il colore attraverso l’uso del pennello e della tempera e impara man mano a rivestire tracce e segni di significato dando forma alle cose.

Negli anni della scuola dell’infanzia sono proposte ai bambini esperienze volte ad affinare la motricità fine e a sviluppare il segno grafico.

L’attenzione dell’insegnante è rivolta a verificare e correggere l’impugnatura degli strumenti grafici con cui il bambino disegna e pittura (matita, pennarello), a mantenere una corretta postura, ad esercitare la scioltezza dei movimenti delle singole dita e della mano.

L’educazione al gesto grafico è svolta a partire dall’utilizzo del pennello sul foglio, in   verticale e in orizzontale. Si avvale dell’uso di piani con polvere di creta su cui si tracciano linee con attenzione alle categorie spaziali  (sopra, sotto, destra, sinistra…) e alla direzione del segno. Tale educazione non si esaurisce in queste attività, ma è trasversale a diverse altre esperienze che interessano tanto lo sviluppo percettivo e il movimento del corpo quanto le attività grafiche come il disegno con matite, pastelli, acquerelli e con altre tecniche.

Nel corso dell’anno viene allestito un laboratorio della creta in uno spazio dedicato. Questa attività proposta a tutti i bambini, a piccoli gruppi di età, offre la possibilità di educare alla manualità attraverso varie esperienze        di percezione tattile, di manipolazione del materiale, osservazioni sperimentazioni della particolare   consistenza della creta,  uso  di  strumenti  (filo per tagliare, timbri, forme…ecc.).

La maestra si coinvolge personalmente nell’esperienza manipolando insieme ai bambini e dettando man mano la modalità di approccio e di scoperta del materiale.    

Il laboratorio della creta mira anche a   sviluppare la progettualità e la creatività attraverso la realizzazione di oggetti e quadri.

La proposta di particolari esperienze e giochi favorisce la maturazione dei concetti logico-matematici.  I bambini costruiscono le prime fondamentali competenze attraverso azioni quali: contare oggetti e eventi, osservare, progettare, classificare. Spesso il bambino le accompagna con i gesti dell’indicare, del togliere, dell’aggiungere… Un’occasione per questa riflessione è data dai giochi strutturati presenti nella classe, come il gioco con i legnetti, la tombola degli animali, il gioco dell’oca, le carte, il memory…e dai momenti quotidiani vissuti insieme: contare i bambini presenti, contare i giorni…

Lo sviluppo del pensiero razionale è favorito anche da esperienze ludiche, motorie ed espressive in cui il bambino compie seriazioni, progetta   e  costruisce giochi e percorsi in cui muoversi col corpo, realizza costruzioni tridimensionali con materiale vario. Anche il passaggio ad una prima   rappresentazione grafico-simbolica sotto la guida dell’insegnante aiuta in questi anni a fissare i concetti e a scoprire le prime convenzioni dei segni.

L’insegnamento della Religione cattolica avviene secondo l’accordo tra il Ministero (MIUR) e la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e si svolge nel corso di tutto l’anno scolastico con modalità diverse. 

L’educazione religiosa avviene nella quotidianità e attraverso il rapporto con le maestre che comunicano un’ipotesi esplicativa della realtà che ha origine dalla comune esperienza cristiana personalmente verificata e vissuta. Il senso religioso nell’uomo e quindi anche nel bambino emerge come desiderio di risposta alle domande fondamentali del vivere. Tutta l’infanzia è caratterizzata da un’immediata capacità di rapporto con la realtà e da una naturale attitudine a ricercarne il senso dentro le esperienze quotidiane.

A scuola l’educazione religiosa avviene attraverso gesti semplici ma carichi di significato e bellezza: dalla preghiera del mattino a quella del pranzo fino alle esperienze che nascono in alcuni momenti dell’anno, come la partecipazione al Presepe vivente o la drammatizzazione degli eventi della nascita di Gesù.

Tutto è occasione per vivere insieme, attraverso i gesti della tradizione, l’esperienza cristiana come incontro umano e affascinante con la presenza di Gesù.  

L’incontro con la lingua inglese è parte integrante dell’attività educativo-didattica della scuola dell’infanzia.

I bambini familiarizzano con questa nuova lingua attraverso giochi, canzoni e altre strategie ludiche.

(Un’insegnante madrelingua è presente a scuola due giorni della settimana al mattino alternandosi nelle due sezioni).

La proposta della lingua inglese fa leva sulla forte   capacità   ricettiva   del   bambino   in   età

 

 

prescolare verso qualsiasi forma di comunicazione e al suono della lingua. Questa naturale apertura al nuovo e al diverso facilita la comprensione e l’imita-zione di ciò che i bambini incontrano e ascoltano favorendo l’acquisizione naturale di una corretta pronuncia della lingua straniera.

 

Metodo La lingua inglese viene proposta a tutte e tre le età presenti nella scuola come esperienza inserita nella quotidianità:

questo    favorisce    l’assimilazione    di    suoni diversi, la comprensione dei loro significati e permette di mantenere nel tempo l’atteggiamento     di     apertura     proprio     dei

bambini di questa età.

La lingua inglese non è quindi il contenuto particolare di una attività ma ne è la forma.

L’insegnante comunica con i bambini e le insegnanti sempre e solo in lingua inglese, accompagnando le parole con l’espressione, la gestualità, gli oggetti e le immagini.

L’attività con la madrelingua, così come accade con la maestra e le altre educatrici, si gioca in una relazione affettiva che permette al bambino di interessarsi a quanto gli viene proposto.

Sarà questa la prima base positiva sulla quale si inseriranno i successivi interventi per l’apprendimento della lingua inglese che sarà formalizzata sistematicamente nel passaggio alla scuola primaria.

AVVISI

AVVISO per gli organi collegiali.
29 settembre ore 16:30.
Elezione dei rappresentanti dei genitori.

Indirizzo

Via Roberto Ruffilli, n.15
81031 – Aversa (CE)

Servizio di segreteria

Orario di apertura al pubblico durante le lezioni:
da lunedì a venerdì
dalle ore 8.00 alle 10.00
giovedì dalle ore 8.00 alle 10.00
e dalle ore 15.00 alle 16.00
sabato dalle ore 8.00 alle 11.00

Contatti

Telefono: 081 3628145
Cellulare: 327 7394850
E-mail: scuolaparsifal@gmail.com
PEC scuolaparsifal@pec.it

Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione della Parsifal di Coscione A. & C. sas – Impresa Sociale è così composto:

Accomandataria e Legale Rappresentante
Amelia Coscione
Accomandanti
Prof.ssa Rossella Capasso
Prof.ssa Antonietta Mele
Consigliere
Vincenzo Pommella
Revisore dei conti
Dott. Nicola de Cristofaro

Consiglio di amministrazione

Principal

Bambini

Micro/Nido, Primavera e Infanzia.

Anno di fondazione

Anni di esperienza

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